Esempi di scrittura 3

E’ un deficit di tipo neurologico; rientrante tra i disturbi definiti DSA cioè Disturbi Specifici dell’apprendimento, in quanto si manifesta nella scrittura e quindi sull’apprendimento scolastico in generale.

I bambini che soffrono tale disturbo non hanno un ritardo ma semplicemente una disfunzione e sono bambini che intellettualmente e cognitivamente sono nella norma e perfettamente abili in tutti gli altri compiti che rientrano nell’insegnamento scolastico o del quotidiano vivere.

Vi è un utilizzo scorretto delle regole ortografiche (omissioni, inversioni, sostituzione, difficoltà nell’uso della punteggiatura di accentazione e concordanza, produzione di parole omofone e non (a/ha – hanno/anno – è/e); una difficoltà nella coordinazione visuo/spaziale; lentezza nella produzione; difficoltà dell’acquisizione delle regole fonologiche; irregolarità ortografica; uso di caratteri diversi all’interno della parola.

CAUSE: una delle cause della disgrafia è il disturbo della lateralità. Per arrivare a rappresentare situazioni spaziali, il soggetto deve aver concluso correttamente il processo di lateralizzazione: essere capace di proiettare destra e sinistra sull’altro e nello spazio in genere; lo spazio esterno dal punto di vista dello schema corporeo e del vissuto sarà visto come distanza e direzione tra sé e gli oggetti del mondo.

Altre cause possono essere: Difetti nella coordinazione occhio-mano; lateralizza- zione non completata; mancinismo; turbe affettive.

Errori più tipici presenti negli scritti redatti dai disortografici:

  • Sostituzione di lettere simili graficamente, m/n – v/f – b/d – p/q;
  • Sostituzione di lettere omofone, b/p – t/d – f/v – s/z;
  • Inversioni di lettere, da/ad – per/per – da/pa;
  • Difficoltà di riconoscere gruppi sillabici complessi; gn – ch – gl;
  • Difficoltà di lettura delle non parole;
  • Difficoltà di mantenere il rigo di lettura;
  • Confondere i rapporti spaziali e temporali, dx/sx – ieri/oggi giorni/mesi);
  • Difficoltà di espressione verbale;
  • Difficoltà nella ricopiatura dalla lavagna;
  • Difficoltà a prendere appunti;
  • Lentezza nella lettura;
  • Difficoltà nella lettura ad alta voce;
  • Nella lettura/scrittura ripete sillabe/parole/frasi;
  • Lettura e scrittura invertita;
  • Saltare le parole;
  • Mancata comprensione del testo.

La Disortografia può essere l’unico disturbo presente nel bambino, ma può anche sussistere una comorbidità con altri deficit, cioè una coesistenza di diversi deficit rientranti nei DSA oppure disturbi di altro genere sempre inficianti nella resa scolastica.

La disortografia, porta a un evidente dispendio di energie nei compiti scritti, affaticando lo studente.

I bambini possono mostrare disagio psicologico più o meno marcato di fronte ai compagni di classe, con scarsa autostima.

Il bambino di conseguenza eviterà di confronto con gli altri compagni, eviterà di verbalizzare che non avrà compreso la lezione e tenderà ad estraniarsi dal gruppo scolastico.

Possono essere usate delle strategie per aiutarli a gestire la loro fragilità:

  • Utilizzare un computer;
  • Usare un dizionario;
  • Compiti in cui si prediligono risposte brevi;
  • Dare più tempo nell’eseguire un compito.